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Pancaro: “Fatico a pensare ad un Milan senza Berlusconi”

Intercettato da TMW Radio, Giuseppe Pancaro ha dichiarato:

Si aspettava che Higuain potesse dire di sì alla Juventus?
“Che il giocatore potesse dire sì, ci sta perchè la Juve è una delle squadre più forti in Italia e fra le migliori in Europa. Non so se il Napoli si priverà di un giocatore così importante”.

La Juventus farà l’acquisto?
“Questo non lo so. Sicuramente se verserà tutta la clausola in Napoli non potrebbe fare niente e poi confermerebbe che la Juventus è la squadra più forte in Italia, come ha dimostrato negli ultimi anni, sul campo e poi fuori ha dei dirigenti che lavorano per aumentare la differenza. Quindi grande merito ai dirigenti bianconeri”.

Il caso Bielsa?
“C’è stata un po’ di confusione, è un caso anomalo. Ora a Simone è capitata questa grande occasioni. Lui nelle ultime partite dell’anno scorso ha fatto molto bene, ora ha la possibilità di impostare il lavoro da inizio stagione”.

Inzaghi riuscirà ad imporsi con la società per il mercato?
“Il mercato è fermo perchè sono successe diverse situazioni. Non so se Inzaghi riuscirà ad imporsi o no ma quello che conta è che la società insieme ad Inzaghi lavori per rinforzare la Lazio”.

Cosa serve alla Lazio?
“Non so perchè l’anno scorso, allenando in Lega Pro, non ho seguito il massimo campionato”.

La Lega Pro è una sorta di B2?
“Ho fatto per due anni questo campionato ed è bello, difficile dove ci sono squadre allestite per poter vincere, dove ci sono allenatori e giocatori bravi. Penso sia positivo per tutto il calcio italiano che la terza serie sia così competitiva”.

Quale sarà la squadra che il Lega Pro farà parlare di sé?
“Per ogni girone ci sono sempre quelle tre, quattro squadre allestite per provare a vincere. Nel girone meridionale c’è il Foggia, squadra molto forte, il Lecce, il Catania, poi ci sono Parma, Venezia, Alessandria. Ci sono veramente tante squadre competitive. Non sarà semplice giocare per vincere quindi sarà un campionato bello e competitivo”.

Che differenza c’è fra allenare in A e in Lega Pro?
“Allenare alla fine è identico. Sia in Lega Pro che in Serie A. In A ci possono essere più pressioni esterni però il lavoro sul campo è lo stesso. Sicuramente un po’ di esperienza e un po’ di gavetta alla fine serva per far sì che quando arrivi in determinate piazze con più pressioni sei più pronto”.

Cambio di società nel Milan?
“Anche io identifico il Milan in Silvio Berlusconi. Faccio fatica a pensare ad un Milan senza Berlusconi. Il Milan è una squadra che in Italia ha sempre giocato per vincere, in questo momento la Juve è un gradino sopra le altre e i rossoneri devono riorganizzarsie e darsi un tempo per poter competere con i bianconeri”.

fonte: andrea piras-tuttomercatoweb

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