Marco Simone, storico giocatore del Milan con cui ha vinto tutto, commenta ai microfoni di Tuttomercatoweb: “La cessione societaria si poteva immaginare. 30 anni di gestione sono tanti, mi spiace piuttosto che in famiglia nessuno abbia voluto ereditare il comando del club”.
C’è mistero attorno i nuovi acquirenti. Più fiducia per il futuro o preoccupazione?
“La preoccupazione sparirà velocemente se queste persone spenderanno e bene. Nel calcio si può cambiar pagina facilmente, dominano i soldi e se dovessero essere ben spesi passeranno tutte le paure”.
Gli ultimi anni della gestione Berlusconi sono stati poco brillanti, meno soldi investiti e ancor meno idee
“Anche l’età ha influito. Non per essere cattivo ma invecchiamo tutti e si perde col tempo brillantezza e lucidità. Conoscendo Berlusconi, però, evidentemente non voleva passare la mano. Ma la cosa più triste, lo ribadisco, è che i figli non abbiano voluto dare continuità. La cosa è peraltro singolare perché è difficile trovare gente che non sia appassionata”.
Lei vive da anni in Francia. Come è visto l’ingresso di investitori stranieri nel calcio transalpino?
“Stanno arrivando anche qui persone dall’estero. Il Sochaux ad esempio è stato comprato dai cinesi, Le Havre e Troyes dagli americani. Il popolo francese è molto snob ed è stato diffidente ad esempio quando sono arrivati i qatarioti al Paris Saint-Germain, ma hanno dovuto ricredersi quando hanno visto i risultati”.
Dopo le esperienze sulle panchine di Monaco e Tours la rivedremo in Italia?
“Preferisco restare in Francia. Non mi sento in sintonia con le idee del calcio italiano, faccio fatica a pensare come vengono gestite le società italiane”.
fonte: gaetano mocciaro-tuttomercatoweb