Una vita al Milan, da oggi inizia una nuova avventura. Come un fulmine a ciel sereno, è arrivato il comunicato del club rossonero: risoluzione consensuale per Mauro Tassotti e Andrea Maldera. Soprattutto nel caso del primo, è l’addio a una parte importantissima della storia del Diavolo. Romano classe ’60, cresciuto nella Lazio, con i biancocelesti arriva al calcio profesisonistico: 41 presenze in Serie A dal 1978 al 1980. Poi, arriva la chiamata del Milan: i rossoneri nel 1980-81 giocavano in Serie B, “a pagamento”, per usare le parole dell’indimenticato avvocato Prisco. Tassotti non se ne cura e accetta la chiamata: inizia così una storia d’amore lunga 36 anni. Il ritorno immediato in Serie A, la nuova discesa in B, poi ancora la A. Nel 1986 arriva Silvio Berlusconi e inizia la storia del Milan campione di tutto: da calciatore, Tassotti ha alzato 5 Scudetti, 3 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali. Per limitarsi ai trofei più importanti. Tassotti-Baresi-Costacurta-Maldini: con una linea difensiva del genere, tutto è possibile. 583 presenze e 10 gol col Milan, 7 con l’Italia, nel 1997 le scarpette di Tassotti vanno sul proverbiale chiodo. E il difensore dietro in società: fino al 2001 è l’allenatore della Primavera, poi affianca Cesare Maldini in panchina e fino al 2014 è lo storico vice di qualsiasi allenatore sieda sulla panchina rossonera. Una parentesi da primo allenatore tra Allegri e Mihajlovic, poi di nuovo vice col serbo, infine osservatore. Oggi, la risoluzione del contratto, anticipata di un anno. In attesa della cessione ai cinesi, il Milan inizia a cambiare: 36 anni dopo, è addio con Tassotti.
fonte: ivan cardia-tuttomercatoweb
