Premessa d’obbligo, quando si parla di Milan: è come tentare il terno al lotto. Nel senso che oggi ci sono Berlusconi, Silvio o Barbara, e Adriano Galliani, a dettarne il mercato; il futuro, invece, è tutto da scrivere. Il 15 giugno è scaduta l’esclusiva per la trattativa col gruppo cinese rappresentato da Sal Galatioto e da tempo interessato all’acquisizione del club. Complice l’intervento cui si è dovuto sottoporre l’ex Cavaliere, i tempi sono slittati, ma la possibilità di un cambio di mano alla guida della società resta in piedi. E con essa tutta l’incertezza relativa al Milan che sarà.
Nel frattempo, però, la stagione 2016/2017 si avvicina e all’interno del club rossonero continuano a farsi strada idee per programmare il futuro. Non sempre concordanti: Berlusconi stesso lo ha detto più volte, fosse per lui punterebbe su Cristian Brocchi alla guida di un Milan giovane. All’interno della dirigenza, poi, vi è chi preme perché arrivi un allenatore estero, anche se il nome più gradito, Unai Emery, si è nel frattempo accordato col Paris Saint-Germain. Galliani, che al momento resta l’uomo forte del settore decisionale rossonero, invece, ha un’altra idea.
Che prende esempio dal mercato del Napoli dello scorso anno: chiamare al salto di qualità l’eccellenza della provincia italiana. In particolare, di Empoli: se l’anno scorso il club partenopeo ha scelto l’ex Carpi Giuntoli come ds, da Empoli sono arrivati mister Sarri e alcuni suoi alfieri come Valdifiori e Hysaj. Il Milan, per tornare grande, sta pensando concretamente alla stessa strada. In blocco: da Empoli potrebbe arrivare Marco Giampaolo, ma anche Marcello Carli. Direttore sportivo competente ma che non rischierebbe di fare ombra a Galliani e che potrebbe facilitare le trattative per alcuni protagonisti dell’ultimo campionato degli azzurri di Toscana. Leandro Paredes su tutti, di proprietà della Roma e richiesto direttamente dallo stesso Giampaolo. E poi la suggestione di riportare in rossonero Riccardo Saponara: la prima volta non è andata molto bene, ma nel frattempo il ragazzo di Forlì ha dimostrato di poter fare davvero la differenza in Serie A. E se si deve puntare su un giovane italiano di talento, nessuno sembra più adatto al ruolo di lui. Pescare in casa di una “piccola” per tornare grande, in attesa di novità dall’Estremo Oriente: l’ha fatto il Napoli l’anno scorso, pare intenzionato a prendere esempio il Milan quest’anno.
fonte: ivan cardia-tuttomercatoweb
