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Dg Pisa: “Gattuso-Milan in futuro”

Intervistato da TMW Radio, il dg del Pisa Fabrizio Lucchesi ha parlato di diversi aspetti legati al club toscano: “La Serie B cambierebbe le prospettive societarie? Cambierebbe molto in tutte le squadre. È più difficile uscire dalla Lega Pro che dalla Serie B, abbiamo fatto il primo allenamento con Gattuso il 22 agosto. Siamo stati premiati, ci giochiamo le nostre chances. Andare in B potrebbe consentire con più facilità a Gattuso di restare, con la Lega Pro la vedo molto difficile se non quasi impossibile. Abbiamo una gara importante domenica contro il Pordenone, vogliamo fare bene ma con tanto rispetto”.

Quali prospettive per le formazioni giovanili? “C’è tanta attenzione, in questi mesi è stato fatto un ottimo lavoro. Abbiamo integrato questo lavoro nella nostra gestione diretta, è fondamentale per il futuro. Conta la crescita sportiva, abbiamo dei ragazzi interessanti”.

Lores Varela è la vostra punta di diamante. Avete ricevuto richieste per i vostri gioielli? “Sinceramente qualche richiesta è arrivata, ma l’idea nostra è quella di creare un percorso di crescita. Già arrivare ai playoff è un mezzo miracolo, qualora dovesse andare bene terremmo questo blocco di calciatori di categoria superiore. L’anno prossimo vorremmo ripartire da loro, integrando qualche elemento. Anche se dovessimo restare in Lega Pro. Fa piacere che 5-6 calciatori siano seguiti dai club di B. Ma l’idea è quello di dare continuità al lavoro svolto finora”.

Si aspettava di più da Cani ed Eusepi? “I numeri sono importanti. Ma quando è arrivato non stava benissimo, non era in condizioni ottimali. Ha perso due mesi, ha impiegato tempo per entrare in condizione ma fa un lavoro importante per fare gol oppure mandare a rete i compagni. Eusepi non giocava prima di arrivare qui, non era in condizione. Purtroppo ci sono annate per gli attaccanti in cui non riescono a fare gol, ha fatto fatica a entrare in condizione. Ma abbiamo vantaggi dalle sue prestazioni, crea occasioni per mandare i compagni in gol”.

Gattuso può finire al Kazakhistan. Progettate un Pisa senza di lui? “Ha avuto anche altre richieste, Rino mi tiene costantemente informato. Ha rinunciato a numerose proposte, in Italia e all’estero. Ora pensa a chiudere questa stagione, per il futuro molto dipende dalle sorti del Pisa e dalle tante opportunità. Fino a fine stagione, ha declinato ogni proposta. Poi le sue scelte riguarderanno anche la sua persona, io prevedo per lui una carriera importante. Nei prossimi dieci anni allenerà il Milan e la Nazionale, arriverà in alto e ha qualcosa che lo differenzia da tanti altri allenatori. Ha umiltà e voglia di mettersi in discussione, non è facile trovare queste qualità in gente che ha giocato ad alti livelli”.

Qual è l’operazione di mercato col Pisa che ritiene la migliore? “Mannini è ancora giovane, ha 32 anni con un passato importante. Ha accettato Pisa per vestire la maglia della sua città, questo s’è tradotto con una stagione eccellente. È il calciatore che più ci rappresenta”.

E’ andato vicino a prelevare Torromino? “E’ vero, era un calciatore importante. La nostra idea iniziale era avere Varela oppure Torromino, poi abbiamo valutato tutto fino all’ultimo giorno. Ma c’era la resistenza del Crotone, anche se il ragazzo avrebbe accettato volentieri. Poi s’è liberata la pista Varela, da lì in poi abbiamo lasciato stare il Crotone. Sull’ex Palermo c’era l’occasione di prelevare il cartellino, Torromino solo in prestito. Questo ha fatto pendere la scelta su Varela”.

Passiamo alla Roma: il ds Sabatini va verso un percorso di crescita? “E’ tra i migliori operatori del calcio italiano. Il risultato finale della stagione passa attraverso un mix di fattori, sono mille le condizioni per fare bene. È tra i migliori a fare questo mestiere, fa questa attività in prima persona e sbaglia poco. Conoscendo un po’ Roma, non è facilissimo che tutto fili liscio. Le componenti sono tante e il risultato arriva se queste sono tutte allineate. A Roma, negli ultimi anni, non è avvenuto”.

Come giudica la gestione del caso Totti? “E’ stata una gestione societaria più che di Spalletti. Credo che questa cosa si risolverà con la conferma di Totti, non capisco perché non sia ancora avvenuta. La sua permanenza credevo fosse scontata, credo che alla fine resterà a Roma. È un campione, anche per dieci minuti può determinare qualcosa”.

Ha lavorato anche a Empoli, come vede eventualmente Giampaolo al Milan? “La soluzione Milan credo che sia molto probabile. Giampaolo ha mostrato di avere qualcosa di importante, ha spesso ripagato la fiducia. Deve trovare l’ambiente giusto per dare sempre il meglio. In questa fase che il Milan sta provando a riorganizzarsi, un mister come Giampaolo può essere quello adatto”.

fonte: alessio alaimo-tuttomercatoweb

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