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Conte: “Tranne Juve e Milan, chi non è qui può andare in vacanza”

Il caso-caos Leonardo Bonucci con la Juventus. L’assoluzione dal processo di Cremona. E poi, soprattutto, lo stage che inizia oggi a Coverciano con 28 azzurri impegnati fino al 21 in vista degli Europei. Tanti gli argomenti che Antonio Conte è pronto a toccare nella conferenza stampa che direttamente dal Centro Tecnico Federale fiorentino. Si parte da un annuncio: la Federcalcio stringe una partnership con ENI, fino al 2018, che verrà presentato prossimamente a Coverciano.
Si parte dalle notizie da Cremona. “L’assoluzione per me è un’ottima notizia. Fatico a parlare però di lieto fine, non sarà mai a lieto fine. Un’assoluzione non fa dimenticare i quattro anni passati, una perquisizione a casa alle cinque del mattino, le tv sotto casa alle sei del mattino. Un’assoluzione non fa dimenticare i titoli di prima, le trasmissioni, i giustizialisti. Questo ha tracciato un solco indelebile nella mia vita ma non è del tutto a lieto fine. Le scelte mie sono state fatte per avere un giudizio, ho evitato scelte di comodo perché volevo che venisse dato un giudizio”.
Sul caso Bonucci. L’ho convocato in quanto squalificato, la Juventus poteva non mandarlo e non l’ha fatto. Ne abbiamo preso atto e basta. Nessuno ha sbagliato”.
Sullo stage. “Mi aspetto di costruire una squadra, non voglio solo una selezione agli Europei. Farò valutazioni anche fisiche, ho bisogno di una squadra che corra e che abbia un’identità. Sono le due soluzioni giuste”.
Su Italia e Chelsea e sulle pressioni. “Chi mi conosce sa che faccio le cose una alla volta, cercando di farle nel migliore dei modi. L’Europeo è la fine di un percorso di due anni dove ci siamo qualificati. Da parte mia c’è la voglia di affrontare la competizione nel migliore dei modi, sapendo le difficoltà che non ci aspettavamo di affrontare. Io lavoro, a testa bassa, pedalando, cercando di fare qualcosa di bello”.
Sulle scelte. “Nascono dal campionato, dalla possibilità comunque di avere l’opportunità di vedere giocatori che non ho visto prima. Qualcuno può ritenerle giuste o sbagliate, io le faccio serenamente ed obiettivamente, avendo come scopo l’obiettivo di fare una rosa di 23 per l’Europeo”.
Sul momento più difficile del biennio. “Non sono stati due anni in discesa, ma abbiamo continuato un’imbattibilità che dura da tempo. Ora cerchiamo di lavorare per l’epilogo”.
Sull’emergenza in rosa. “Dovrebbe preoccupare tutti se ci dovessero essere emergenze a centrocampo o in attacco. Forse è meglio sapere che ci sono difficoltà. Se conosci il problema lo affronti in modo diretto e cerchi soluzioni”.
Su un possibile esito diverso a Cremona. “Coi se e coi ma non si va da nessuna parte. L’assoluzione ha fugato altre situazioni”.
Su Ventura. “Non mi sento di dire niente, è una decisione che spetta alla Federazione. Ci sono dei papabili per la successione ma non voglio mancare di rispetto a nessuno. Non voglio entrare nel discorso”.
Sugli assenti, al di là di Milan e Juventus, United e Anderlecht. “Chi non è qui, può andare serenamente in vacanza”.
Sulla Svezia e su Ibrahimovic. “E’ un’ottima squadra, ordinata. Si muovono bene, hanno un terminale importante come Ibrahimovic e con la palla lunga a lui riescono ad essere pericolosi comunque. E’ un grande campione, tra virgolette è più maturo ed è diventato anche più forte”.
Sui dubbi. “Ho dei dubbi che voglio dissipare in base a quel che sto cercando. Devo e voglio valutare la forma dei giocatori, saranno giorni importanti per questo”.
Sull’assenza di Verratti e Marchisio. “Il loro infortunio ci scombussola dal punto di vista tattico, cerchiamo di ripartire da chi c’è e da lì andiamo avanti. Abbiamo giovani di grande prospettiva, dal grande futuro”.
Su Bonucci e sul dialogo con la Juventus. “Sono in ottimi rapporti con la Juventus, non ci sono problemi. Bonucci era squalificato, per questo l’ho chiamato ma detto questo la Juventus aveva tutto il diritto di dire ‘no, resta a Torino'”.
Su Belotti. “Ha giocato molto bene ma ho delle gerarchie, ho chiamato Immobile che mi ha dato tanto in questi due anni”.

fonte: marco conterio e lorenzo di benedetto-tuttomercatoweb

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