Pietro Carmignani, a lungo nello staff tecnico del Milan, non usa giri di parole per analizzare la crisi pesante dei rossoneri. “Ora l’obiettivo Europa League è a forte rischio; c’è un solo punto di vantaggio sul Sassuolo ma analizzando la condizione psico-fisica degli emiliani e quella del Milan pare difficile che i rossoneri possano conservarlo. Spesso – spiega a Tuttomercatoweb.com – si dice che questa è una stagione da dimenticare. E invece io sostengo che sia un’annata da ricordare per poi cambiare”.
Avrebbe fatto il cambio Mihajlovic-Brocchi?
“Non conosco il lavoro che viene fatto sul campo, bisognerebbe sapere anche qual è l’umore dello spogliatoio. Durante il campionato la squadra non ha certo praticato un bel calcio, il carattere è stato limitato. E certi atteggiamenti di alcuni giocatori sono da condannare: chi ride durante l’intervallo mentre la squadra perde non mi piace per niente. Tornando agli allenatori va anche detto che negli ultimi anni sono stati ingaggiati allenatori che non avevano un curriculum e una carriera lunga. Però aggiungo anche che ieri il Milan doveva avere molte motivazioni in più rispetto al Verona e invece alla fine il migliore è stato Donnarumma. E’ inspiegabile e viene da chiedersi che cosa fanno in allenamento. Mi piacerebbe andare a Milanello di nascosto a vedere cosa fanno”.
E nella prossima stagione come si riparte?
“E’ chiaro che dopo la Coppa Italia dovrà essere fatto un bilancio. ma in realtà tante idee dovrebbero essere buttate giù prima, intorno a marzo. Una volta il Milan, individuato l’obiettivo, mandava una persona a seguirlo non tanto per come giocava ma per vedere come si comportava fuori dal campo. Adesso invece se ti muovi all’ultimo istante è chiaro che devi prendere ciò che ti danno”.
E come allenatore su chi punterebbe?
“Mi sarebbe piaciuto Ancelotti, se non fosse andato al Bayern Monaco. In alternativa Di Francesco o Guidolin”.
fonte: Lorenzo Marucci-Tuttomercatoweb
