Vi ricordate Graziano Mannari? Attaccante brevilineo, veloce, era una grande promessa del Milan con cui esordì nell’88 vincendo uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Campioni. Non giocò tantissimo, ma se gli infortuni gli avessero dato tregua probabilmente avrebbe potuto sviluppare un’altra carriera, più luminosa. Lo abbiamo raggiunto e ci ha raccontato il suo presente e il suo passato. “Adesso – racconta a Tuttomercatoweb.com – sono tecnico Academy Milan Junior, da queste due ultime stagioni sportive sono il responsabile tecnico della ACMilan Soccer school Singapore”.
Facciamo un passo indietro e parliamo della sua carriera. Gli infortuni sono stati decisivi per il completo sviluppo della sua carriera?
“La mia carriera e’ stata breve e continuamente frustrata dagli infortuni. Ho smesso dopo innumerevoli problemi alle ginocchia a 27 anni nei professionisti. Dopo ho lavorato a ..Quelli che il calcio, per la Rai, per circa 4 anni. E dopo ho cominciato i corsi e la mia carriera nel settore giovanile del Milan”.
Quali sono i ricordi più belli con il Milan? E come nacque il soprannome ‘Lupetto’?
“Ho tantissimi bei ricordi nel Milan. Ho fatto tutta la trafila nelle giovanili, abitando in convitto prima e Milanello dopo. Nella prima squadra ho avuto la fortuna di giocare ed imparare da grandissimi ed unici campioni. Naturalmente non posso non citare il gol al Bernabeu e i primi due gol in campionato fatti alla Juventus in un San Siro gremito. Il soprannome Lupetto mi fu dato da Carlo Pellegatti nelle sue telecronache: lo associò al mio cognome, ‘lupo mannaro'”. Sarebbe stato bello continuare a giocare nel Milan: dopo la frattura di tibia e perone nell’87 si decise che avrei fatto un po’ di esperienza fuori dal Milan, con l”idea poi di rientrare. Forse non ero cosi pronto a “camminare da solo”. E di certo gli infortuni non mi hanno aiutato. Comunque sono contento di essere ancora ricordato in quel Milan stellare anche se ho giocato veramente per un breve periodo”.
Come nacque l’idea dello spot contro la violenza che la vide protagonista sulle reti Fininvest?
“L’idea della spot venne in mente al presidente Berlusconi dopo la partita Milan-Roma persa a tavolino per il lancio di un petardo a Peruzzi nell’anno dello scudetto. Furono fatti molti provini e fui scelto io”.
fonte: tuttomercatoweb