Dopo le parole di Silvio Berlusconi sono arrivate anche quelle di Adriano Galliani, il progetto di un Milan tutto italiano intriga ed è ipotesi concreta, soprattutto perché la società sta trovando difficoltà a chiudere la trattativa di cessione delle quote con Mr. Bee Taechaubol, così il piano B prevede una rinascita addirittura dal settore giovanile. Una strada sicuramente lunga e tortuosa, senza grosse certezze perché quando si scommette sui giovani gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.
Però a livello numero il Milan attuale è già composto da tanti italiani. Basti pensare che oggi a Bergamo contro l’Atalanta scenderanno in campo ben 8 italiani su 11, un numero altissimo considerando la media del campionato di serie A. Con gli infortuni di Honda, Alex e Kucka, la quota “italiana” sale a otto con i seguenti interpreti: Donnarumma, Abate, Romagnoli, Antonelli, De Sciglio, Bertolacci, Montolivo e Bonaventura. Gli unici tre stranieri titolari saranno Zapata, Luiz Adriano e Bacca.
Evidentemente non è ancora sufficiente per creare una squadra competitiva, e naturalmente sarebbe più opportuno rinforzare la squadra con innesti in ruoli specifici, come ha sottolineato Mihajlovic, ma il numero di italiani al Milan non è così basso, e in particolar modo ci sono 3-4 interpreti di assoluto valore con Donnarumma, Romagnoli e Bonaventura. Insomma la base c’è, andrebbe rinforzata e migliorata, andrebbe aumentata la qualità, ma per farlo bisogna spendere per puntare ai migliori italiani, anche se giovani, e non prestiti e parametri zero o giocatori di basso profilo.
fonte: tuttomercatoweb
