Un bilancio sul Milan con Giuseppe Incocciati, ex rossonero che ha iniziato l’intervista analizzando la posizione del manager Sinisa Mihajlovic: “Qualche giorno fa ha rilasciato una intervista in cui ha detto che questa squadra più di così non può fare. Mi è sembrata molto significativa, purtroppo. Certe cose non bisogna diffonderle. Non l’ho trovata una dichiarazione felice, guidi sempre il Milan. Mi sono sembrate parole che tendono a sancire un rapporto destinato a finire tra qualche settimana”.
La finale di Coppa Italia può salvarlo?
“Può succedere di tutto, anche se almeno fino a questo momento le indicazioni vanno in un’altra direzione. Il Milan dopo i nove risultati ultimi consecutivi sembrava avesse ritrovato i giusti equilibri per recuperare sull’Inter. Addirittura si parlava di terzo posto, poi ci sono state le due gare con Sassuolo e Chievo in cui la squadra ha dimostrato di avere dei limiti. Ha difettato anche dal punto di vista dell’atteggiamento, s’è vista una squadra diversa. Prima giocava più in verticale e aveva tempi di gioco molto più rapidi”.
Dopo aver speso 90 milioni in estate ci si poteva aspettare di più da questa squadra?
“E’ vero, è stato speso tanto per giocatori come Bertolacci e Luiz Adriano che non hanno dato quello che ci si aspettava. La maglia del Milan pesa, lo dico per esperienza diretta. Magari in un club più piccolo fai il fenomeno, poi vai a indossare una maglia così importante e se non sei un giocatore che fa la differenza tendi a sparire”.
Negli ultimi giorni s’è parlato molto di Ibrahimovic. Potrebbe essere lui l’uomo in grado di riaccendere l’entusiasmo?
“Ibrahimovic nell’ultimo anno al Milan ha vinto il campionato da solo, la differenza l’ha fatta e potrebbe ancora farla. Con un attacco composto da Ibra e Bacca questo Milan avrebbe qualche posizione in più. Vorrei però anche sottolineare la mancanza di leader in mezzo al campo. Tutti in casa Milan si professano leader, ma poi di leader veri ce ne sono pochi. Io ho giocato con Baresi e Maldini e loro erano i primi a fare la differenza. Si diventa giocatori di queste grandi squadre solo quando veramente si fa la differenza”.
fonte: tuttomercatoweb