Un attacco dopo l’altro, in una stagione dove Silvio Berlusconi non risparmia critiche per nessuno dei suoi. Sin troppo, senza freni, senza mezze misure. Dove l’allenatore prima ed gli uomini mercato poi sono messi alla berlina. “Mi sono lamentato di vedere in campo un Milan che non mi è piaciuto: non so quanto questo sia da attribuire all’allenatore, alla squadra o alla società che non ha saputo scegliere i giocatori giusti. Ma non è solo colpa di Mihajlovic”, è tirare una freccia al serbo, una a Galliani. Criticare le scelte del mercato e pure quelle del campo, mai contento e mai soddisfatto. Gli investimenti d’estate non sono stati ripagati, ma metterli alla berlina così, che effetto può avere, se non controproducente? L’unica reazione che può arrivare, positiva, può essere un moto d’orgoglio ed uno sprone a smentire il Presidente rossonero. Ma criticare così, adesso, a stagione in corso, propri dipendenti e uomini chiave del progetto calcistico, ha poco senso. O, forse, non lo troviamo noi…
fonte: tuttomercatoweb