Il presidente del Milan Silvio Berlusconi ha lasciato aperta la questione della panchina rossonera. Per capire se Mihajlovic resterà alla guida della squadra occorrerà vedere come finirà la stagione. Stefano Eranio, ex centrocampista milanista, osserva: “Così ha parlato il numero del club. A questo punto gli unici risultati possibili sono la qualificazione in Europa o la conquista della Coppa Italia, che potrebbe salvare la stagione. Ma è un problema – dice Eranio a Tuttomercatoweb.com – perché così facendo si destabilizza la posizione dell’allenatore. Peraltro, in assoluto, non è affatto semplice allenare: era stata trovata una quadratura, ma hanno pesato anche gli infortuni, l’assenza di Montolivo e lo stop di Kucka. Non è una situazione semplice vivere con la pressione del club che vuole i risultati. Sono stati cambiati vari tecnici, ma i risultati non stati diversi. Forse bisognerebbe provare a costruire un programma e dare fiducia all’allenatore, come avveniva negli anni scorsi quando il tecnico era tutelato dalla società. Il segreto è avere un club e un tecnico uniti, con la volontà di crescere insieme e superare le difficoltà”.
Se la scelta per l’eventuale dopo-Mihajlovic dovesse cadere su Brocchi, che ne pensa?
“Forse sarebbe il tentativo di una ricostruzione radicale della squadra. Nel suo percorso nel settore giovanile ha lavorato bene con i giovani, alcuni sono già arrivati in prima squadra e altri arriveranno. Sarebbe una decisione che farebbe presagire la voglia di lanciare altri giovani. Certo, per andare sul sicuro ci sarebbe Donadoni, anche se mi auguro possa andare in Nazionale. Ma per un club, e per il Milan in particolare, sarebbe l’ideale”
fonte: tuttomercatoweb