C’erano più strade possibili a gennaio per un Milan in difficoltà. Adriano Galliani e Rocco Maiorino hanno deciso per una, chiara, forte: non rivoluzionare, nè nelle uscite, nè nelle entrate. Sicché è arrivato Kevin-Prince Boateng da svincolato, sinora innesto di corredo visti i soli 216 minuti totali in 8 gare tra campionato e Tim Cup, compreso il gol del 2-0 contro la Fiorentina. Non un innesto che ha spostato gli equilibri, chiaramente, ma comunque un talismano: da quando è al Milan, mai titolare ma subentrato o rimasto in panchina, i rossoneri non hanno mai perso. Peraltro il Milan si è liberato di ingaggi importanti come quelli di Nigel de Jong e di Antonio Nocerino, mandando a giocare anche Suso e lasciando partire Alessio Cerci rescindendone di fatto il prestito dall’Atletico Madrid visto l’amore mai sbocciato. Una non-rivoluzione che ha comunque pagato. Con tanto di talismano Boateng.
fonte: tuttomercatoweb